Articoli di giugno 2012

Giunti i ringraziamenti dell’UNICEF per la campagna “Vogliamo Zero”.

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

È pervenuta ieri la lettera dell’UNICEF, che ringrazia l’Amministrazione Comunale per quanto è riuscita a fare per la campgna “Vogliamo Zero”.
La campagna dell’UNICEF vuole portare da 22.000  a Zero il numero di bambini che ogni giorno muoiono nel mondo per cause prevenibili.
Nel novembre scorso, in occasione della Giornata Mondiale dei diritti dell’Infanzia, grazie alla sensibilità e all’operosità del Consigliere Comunale delegato alla Cultura Elena Gallo, il comune di Sala Consilina aderì alla campagna, chiedendo alle associazioni culturali salesi e non di essere protagoniste dell’iniziativa, organizzando attività che potessero procurare offerte e, quindi, realizzare fondi da destinare poi all’UNICEF.
Con le iniziative messe in campo dall’Associazione Culturale Arte e Mestieri, dalla Società Operaia Torquato Tasso, dalla Cooperativa Culturale La Cantina delle Arti, dall’Associazione Culturale la Collina e dall’Associazione Giovanile I Ragazzi di S. Rocco sono stati realizzati i seguenti interventi:
1.600 cure antiparassitosi
1.323 vaccini antimorbillo
1.200 trattamenti contro la tenia
1.200 vaccini contro il tetano
504 antibiotici per malattie respiratorie
200 vaccini antipolio.
Gli interventi realizzati furono consegnati simbolicamente il 9 marzo scorso, al Responsabile di Zona dell’UNICEF, prof. Angelo Sica, in occasione della Manifestazione “Dalla Parte delle Vittime”, organizzata sempre dal Consigliere Comunale delegato alla Cultura Elena Gallo, per ricordare le vittime, soprattutto bambini, causate dalle guerre e dalle conseguenze delle guerre.

La lettera di ringraziamento dell’UNICEF
La ricevuta della somma pervenuta all’UNICEF

 

Lunedì 11, ore 10:00, mobilitazione generale del Vallo di Diano in difesa del Tribunale di Sala Consilina.

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

Lunedì 11 giugno 2012, ore 10:00, mobilitazione generale del Vallo di Diano indetta dagli Ordini Professionali, dai Sindacati di Categoria, dalle Associazioni di servizio e di volontariato e dalle Banche di Credito Cooperativo del Vallo di Diano, unitamente alla serrata di tutte le attività produttive del territorio e alla sospensione delle attività scolastiche, al fine di organizzare ulteriori forme di protesta per scongiurare la soppressione del Tribunale di Sala Consilina.

Gli amministratori locali, le Associazioni, i cittadini tutti sono invitati a partecipare alla manifestazione che si terrà presso il Tribunale di Sala Consilina.

DOCUMENTO DIRAMATO DALLE ASSOCIAZIONI

Sala Consilina, lì 01.06.2012

Gli ordini professionali, i sindacati di categoria, le associazioni di servizio, di volontariato, nonché, le banche di credito cooperativo del Vallo di Diano

FORTEMENTE ALLARMATI

dai provvedimenti governativi adottati che portano alla soppressione del Tribunale di Sala Consilina

CONSAPEVOLI

del gravissimo danno che tale sciagurata decisione del Governo produrrebbe per tutti i cittadini e per l’intero Territorio, senza alcuna valida giustificazione né di ordine economico né di ordine amministrativo

ESPRIMONO

piena solidarietà e sostegno al prezioso impegno finora profuso dal Dott. Antonio Robustella, Presidente del Tribunale di Sala Consilina,

CHIAMANO

in un momento così difficile e drammatico, tutti i Sindaci e gli Amministratori Comunali ad assumersi la piena responsabilità ed a guidare la protesta della popolazione per scongiurare tale ingiusto e deprecabile scippo, preannunciando le loro dimissioni dalla carica istituzionale al Presidente della Repubblica.

INDICONO

per lunedì 11 giugno 2012, ore 10,00 la giornata di mobilitazione generale del Vallo di Diano, presso il Tribunale di Sala Consilina, con la serrata di tutte le attività produttive e delle attività scolastiche, al fine di organizzare ulteriori forme di dura protesta.

Le Associazioni e le Banche

Raccolta firme per la richiesta di referendum avente ad oggetto “Abrogazione parziale della legge per le indennità ai parlamentari”

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

Si informa che presso l’Ufficio di Segreteria Generale, sito al 3° Piano della Casa Comunale, vengono raccolte le firme per la richiesta di referendum avente ad oggetto “Abrogazione parziale della legge per le indennità ai parlamentari”, di cui all’art.2 della legge 31 ottobre 1965, n° 1261, pubblicata sulla G.U. del 20 novembre 1965, n°290.

La raccolta delle firme avverrà a decorrere dal 5 giugno 2012 , presso il predetto Ufficio, a cura del funzionario responsabile sig.ra Giaffrida, nei giorni e nelle ore appresso indicati:

Lunedì – dalle ore 9:00 alle ore 12:00
Martedì – dalle ore 16:00 alle ore 18:00
Giovedì – dalle ore 9:00 alle ore 12:00

Rinnovabili nei nuovi edifici: dal 31 maggio sono obbligatorie. Il 20% dei consumi energetici deve essere coperto da fonti rinnovabili.

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

È entrato in vigore il 31 maggio 2012 l’obbligo di installare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici nuovi e in quelli sottoposti a ristrutturazioni rilevanti.

Lo stabilisce il Decreto Rinnovabili (Dlgs 28 del 3 marzo 2011) il cui articolo 11 impone che i progetti di edifici di nuova costruzione e i progetti di ristrutturazioni rilevanti degli edifici esistenti debbano prevedere l’utilizzo di fonti rinnovabili per la copertura dei consumi di calore, di elettricità e per il raffrescamento.

In particolare, gli impianti di produzione di energia termica devono essere progettati e realizzati in modo da garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria e delle seguenti percentuali della somma dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento:
a) il 20% quando la richiesta del titolo edilizio è presentata dal 31 maggio 2012 al 31 dicembre 2013;
b) il 35% quando la richiesta del titolo edilizio è presentata dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016;
c) il 50% quando il titolo edilizio è rilasciato dal 1° gennaio 2017.
Nei centri storici le suddette percentuali sono ridotte del 50%.

I valori possono essere incrementati dalle Regioni.
I suddetti obblighi non possono essere assolti tramite impianti da fonti rinnovabili che producano esclusivamente energia elettrica la quale alimenti, a sua volta, dispositivi o impianti per la produzione di acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento.

La potenza elettrica degli impianti alimentati da fonti rinnovabili che devono essere obbligatoriamente installati sopra o all’interno dell’edificio o nelle relative pertinenze, misurata in kW, è calcolata secondo la seguente formula: P= 1/K x S, dove S è la superficie in pianta dell’edificio al livello del terreno, misurata in m2, e K è un coefficiente (m2/kW) che assume i seguenti valori:
a) K = 80, quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 31 maggio 2012 al 31 dicembre 2013;
b) K = 65, quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016;
c) K = 50, quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 1° gennaio 2017.

In caso di utilizzo di pannelli solari termici o fotovoltaici disposti sui tetti degli edifici, i predetti componenti devono essere aderenti o integrati nei tetti medesimi, con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda. L’obbligo non si applica qualora l’edificio sia allacciato ad una rete di teleriscaldamento che ne copra l’intero fabbisogno di calore per il riscaldamento degli ambienti e la fornitura di acqua calda sanitaria.

Per gli edifici pubblici gli obblighi di cui ai precedenti commi sono incrementati del 10%. In caso di impossibilità tecnica della realizzazione degli impianti da rinnovabili, è obbligatorio ottenere un indice di prestazione energetica complessivo dell’edificio (I) inferiore rispetto a quello obbligatorio ai sensi del Dlgs 192/2005 e ss.mm.ii.

L’obbligo di installare impianti di produzione di energia da rinnovabili non si applica agli edifici vincolati, qualora il progettista evidenzi che il rispetto delle prescrizioni implica un’alterazione incompatibile con i loro caratteri storici e artistici. L’inosservanza dell’obbligo comporta il diniego del rilascio del titolo edilizio. Gli impianti realizzati per produrre energia ulteriore rispetto alle suddette percentuali, possono accedere agli incentivi statali destinati alla promozione delle fonti rinnovabili.

C’era tempo fino alla fine di settembre 2011 (180 giorni dal 29 marzo 2011, data di entrata in vigore del Dlgs 28/2011) per adeguare gli atti normativi regionali o comunali alle disposizioni dell’articolo 11; decorso inutilmente questo termine, si applicano direttamente le disposizioni di cui all’articolo 11.

 

Fonte: www.edilportale.it