Dal ‘900 fino ai giorni nostri

Nel Novecento occorre arrivare al censimento del ’31 per poter registrare la presenza di 8.943 abitanti. Ma, d’allora in poi, il sorgere delle prime sedi per l’istruzione superiore e dei primi uffici amministrativi di tipo comprensoriale, – unitamente alla nascita di alcuni opifici e ad una certa apertura alle attività per il commercio – incominciarono a determinare un lento consolidamento della popolazione, che, malgrado il perdurare dell’emigrazione, ancora sussiste. Nel ’51 gli abitanti, infatti erano saliti a 10.688, nel ’61 a 10.944, nel ’71 a 11.427, il 31 dicembre 2001 a 12.606 (fig.40).

Figura 40 – Il Vallo di Diano nel 1925.
Dalla Cartografia dell’Istituto Geografico Militare

Nel corso di quest’ultimo secolo e soprattutto negli anni Sessanta-Settanta, un’intensa attività edilizia da un lato e dall’altro una crescita del commercio hanno accelerato e marcato l’evoluzione di Sala da originario paese agricolo in centro sede di servizi e di attività economico-commerciali.

Alla luce della radicale trasformazione del tessuto socio-economico cittadino degli ultimi cinquant’anni, ben si comprende, dunque, il declino del centro storico, da tempo abbandonato dagli antichi nuclei gentilizi e borghesi locali, oggi pressoché privo delle attività artigiane che un tempo l’animarono; al contempo si spiega anche il graduale ma inesorabile spostamento delle principali attività commerciali e amministrative dell’Ottocento dal centro cittadino (Piazza Umberto I, corso Vittorio Emanuele) alle aree di più recente urbanizzazione, con maggiore disponibilità di spazi per il parcheggio lungo un asse che oggi si snoda dalle vie Mezzacapo-Matteotti fino a Trinità.

Lo sviluppo lungo la via Nazionale negli anni ’60

La situazione attuale del centro storico, nel quale sono evidenti e diffusi i segnali di modernizzazione delle originarie strutture edilizie sette-ottocentesche, i danni che vi ha apportato il terremoto del 23 novembre del 1980 e gli interventi che a quell’evento sono seguiti, nel confronto con l’espansione del moderno centro urbano, rendono vieppiù percepibile la portata della trasformazione avvenuta in questa seconda metà del secolo XX, di sicuro la più radicale e profonda che sia stata registrata dal 1497 ad oggi.

Lo splendido scorcio che si notava dalla vallata verso il centro di Sala fu deturpato dalla costruzione negli anni ’60 dalla pronunciata teoria di fabbricati condominiali che si andarono a realizzare a valle della via Nazionale.

 

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