• LA TABELLA DI MARCIA

A seguito del concorso di idee lanciato dal ministero dell’istruzione, la cui scadenza è prevista per il 30 agosto prossimo, la commissione giudicatrice selezionerà i progetti.

A seguire gli enti locali dovranno gestire la successiva fase della progettazione. Sono possibili varie strade, a seconda dell’importo del servizio. Fino a 100mila euro l’affidamento può essere fatto a trattativa privata. Oltre questo importo servirà una gara.

Gli studenti che frequenteranno i nuovi edifici saranno coinvolti nella progettazione della loro scuola attraverso un hackathon per l’edilizia scolastica, esperienza che è stata tentata in modo sporadico ma efficace in alcuni progetti, come quello di Giancarlo De Carlo a Ravenna.

Una volta arrivati alla progettazione, l’Inail acquisterà l’area, appalterà l’intervento e lo gestirà fino al collaudo. Successivamente acquista l’immobile stipulando un contratto con l’ente locale.

L’Inail, dunque, acquisterà le aree oggetto degli interventi di costruzione e realizzerà le scuole, mentre il Miur pagherà i canoni di locazione per trent’anni con fondi messi a disposizione dalla legge Buona Scuola, affinché il Comune, o la Provincia gestore, possano utilizzare i beni senza oneri.

I costi per le indagini preliminari, la progettazione, gli arredi, gli allestimenti e le attrezzature per la didattica, l’eventuale demolizione di fabbricati, la bonifica dell’area, la collocazione temporanea degli alunni durante i lavori sono a carico dell’ente locale

Tuttavia, i Comuni potranno utilizzare le risorse ricevute dall’Inail per l’acquisto dell’area per finanziare la progettazione. È questa una opzione prevista dalla legge di Stabilità, che ha – tra l’altro previsto – risorse aggiuntive per 50 milioni, che arrivano sempre dall’Inail, che si aggiungono ai 300 milioni già messi a disposizione dell’Istituto per questa misura.

Diversa è la questione degli arredi. Il costo degli arredi non è coperto in alcun modo e dovrà essere a carico degli enti locali. Tuttavia, il ministero ha allo studio una forma di aiuto economico per venire incontro a questa necessità. «Stiamo pensando a un pacchetto di aiuti appositamente per sostenere gli enti locali nell’acquisto degli arredi per le scuole», ha riferito il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone.

L’edilizia scolastica in un app
Il Miur ha anche attivato una app per il monitoraggio degli interventi di edilizia scolastica, accessibile dal sito www.istruzione.it. L’obiettivo è «offrire una panoramica sui finanziamenti assegnati agli enti locali per l’edilizia scolastica», in modo che, ha detto il sottosegretario Faraone, «docenti, genitori, cittadini, possono cercare il loro comune e vedere quante risorse sono state stanziate e a che punto sono gli interventi». È possibile lasciare commenti o segnalare ritardi o situazioni anomale. Possibile anche aggiungere immagini e ricevere notifiche su aggiornamenti relativi all’intervento selezionato.